lunedì 20 ottobre 2014

UOVO AFFRITTELLATO AL (LE) GRUVIERE

UOVO AFFRITTELLATO AL (Le) GRUYERE
#noiCHEESEamo
Con questa ricetta  partecipo anche quest'anno al contest di Peperoni e Patate in collaborazione con Formaggi dalla Svizzera  per il concorso #noiCHEESEamo. 
Nulla di più appropriato è per me, questa ricetta del cuore e piena di ricordi affettivi, per spiegare a tutti, le differenze principali tra (Le) Gruyère DOP ed Emmental(er) DOP. Due dei Formaggi Svizzeri che spesso, sono presenti sulle tavole di tutto il mondo.
Quando ero piccola, mamma ( cuoca professionista) che aveva vissuto e lavorato in Svizzera, mi raccontava sempre la storia delle mucche e il loro formaggio, proprio quando mi preparava l'uovo affrittellato. Già. Me lo preparava con i formaggi svizzeri che gli amici di famiglia ci portavano a casa, quando tornavano in Calabria: Ricordo ancora mamma che, gli raccomandava sempre di portarci una scorta di formaggio... E così, anche nel nostro piccolo paese di una delle provincie Calabresi arrivava sulla nostra tavola un pò di Svizzera.
Mamma è stata sempre nostalgica della sua "amata Svizzera" e mi raccontava spesso, del Ticino e delle sue montagne. Della cioccolata e del latte. Delle mucche e i loro formaggi. In particolare dell' Emmental(er)  e del (Le) Gruyère.
Mamma diceva sempre: " Ogni mucca produce il suo formaggio! " e aveva ragione. Così, lei mi raccontava la storia dei formaggi , in modo fiabesco. Prima, però di regalarvi la meravigliosa ricetta dell'uovo affrittellato, fatta con il cuore per voi, vi regalo queste due meravigliose storie sull'emmental(er) e (Le) Gruyère raccontate da mia mamma.

La storia dell'Emmental(er):

 " In Svizzera, nella Valle dell'Emme tra Lucerna e Berna e nelle zone confinanti con la Svizzera Tedesca, vivono le mucche pezzate bianche e marroni che pascolano nei prati verdissimi. Sono libere di mangiare erba fresca ( foraggio all'aperto ) che i contadini si prendono cura di offrire a loro. Le mucche così nutrite,  producono il loro latte: serve per nutrire principalmente i loro vitellini,ma riconoscendo che i contadini si prendono cura di loro, gli regalano una parte del proprio latte. I contadini lo raccolgono nei secchi e loro ritengono così prezioso per trasformarlo in formaggio. Così. Con una loro antica ricetta segreta, trasformano il latte in formaggio e, lo conservano in grotte argillose ( arenaria ) scavate nella roccia.Su piani di legno ( assi ). Lì, il formaggio rimane conservato gelosamente dai 4 ai 15 mesi ( stagionatura ) dove, come per magia si formano i buchi nel formaggio ( per fermentazione del latte, si produce in diversi punti della pasta-formaggio, anidride carbonica che resta intrappolata, all'interno dell'impasto. Si creano così delle piccole bolle, nel tentativo da parte dell'anidride carbonica di uscire fuori della pasta. Quelle bolle diventano i conosciutissimi buchi del formaggio). Così, una volta pieno di buchi, il formaggio viene tolto dalle grotte. I contadini del posto, in onore della Valle Emme gli assegnano a questo formaggio con i buchi il nome: Emmental(er),ma solo, quando sono certi che nel formaggio siano presenti tre elementi: la presenza dei buchi ( detti anche "occhi" ) al loro interno, la sua irresistibile dolcezza a contatto con il palato e il suono sordo che produce la forma di formaggio, quando viene battuta con un martellino in legno ."


La storia del (Le) Gruyére:

" Nella Svizzera Francese, nel Cantone di Friburgo, c'è una zona chiamata Le Gruviere. Un posto incantato: un altopiano che si estende fino alle Alpi, dove un tempo lontano, chissà, un re decise di abitare ed esiste ancora tutt'oggi, uno splendido castello medievale. Là, in mezzo a fiumi azzurri e verde sterminato, vivono le mucche pezzate bianche e nere. Loro, pascolano all'aperto tutto l'anno. Dal loro latte, viene prodotto un formaggio, mediante le case del formaggio ( i caseifici ) e ogni forma viene appoggiata sui dei piani di legno ( assi ), dove periodicamente gli uomini che si predono cura  del formaggio ( i casari ), spazzolano le forme di formaggio con acqua e sale, per rendere la crosta più bella. Infatti, la sua superficie diventa oleosa e si crea al suo interno un formaggio compatto e solido, senza buchi. Inoltre, gli conferisce un sapore finale che va dal gusto dolce a quello piccante, in base al tempo per il quale, il formaggio rimane a riposare ( maturazione del formaggio ) sui piani di legno ( assi ) nella casa del formaggio ( nel caseificio ).  Quando il formaggio è pronto lascia la sua casa ( il caseificio ) e prende il nome di (Le) Gruyère. Ovvero il nome dalla terra da cui proviene, per giungere fino alle nostre tavole."

Ecco la Prima Ricetta in concorso:

Uovo Affrittellato al (Le) Gruyère
( Questa ricetta è By Nuxia )

Ingredienti per 4 persone:

4 uova
100 g di Gruyère grattugiato a Julienne
20 g di burro
80 g di olio extravergine di oliva
4 fette di pane integrale
1 mazzetto di erba cipollina tritata
1 spicchio d'aglio
1 pizzico di noce moscata
Crema di aceto balsamico
sale
pepe

Inoltre:
4 stampo taglia pasta a forma di cuore 


Tagliare a quadretti le fette di pane integrale e tostare per qualche minuto in forno alla massima potenza.
In una padella antiaderente, friggere a fuoco moderato l'olio, il burro e lo spicchio di aglio a cui avrete tolto l'anima interna ( ovvero a parte centrale interna ), finché l'aglio assumerà un color oro tenue.
Rimuovere l'aglio dalla padella.
ungere lo stampo tagliapasta  a forma di cuore di poco olio extravergine di oliva ( vi servirà uno stampo per ogni commensale ). 
Appoggiare gli stampi nella padella.
Separare gli albumi dai tuorli e versare ciascun albume in ogni stampo a forma di cuore.
Quando gli albumi saranno quasi bianchi, aggiungere al centro di ogni stampo un tuorlo. 
Salare e pepare. Aggiungere un pizzico di noce moscata.
Togliere la padella dal fuoco e aggiungere immediatamente il gruyère grattugiato e il trito di erba cipollina.
Decorazione:
Adagiare ogni stampo nel piatto e rimuovere l'uovo a forma di cuore dallo stampo ( nel caso in cui dovesse rimanere attaccato allo stampo, aiutarvi con la punta di un coltello per rimuoverlo dai bordi ).
Con la crema di aceto create delle virgolette per far da cornice al cuore. per crearle basterà una goccia di crema di aceto balsamico e poi tirate con la punta di uno stuzzicadenti la coda della virgoletta.
Servire l'uovo accompagnando con cubetti  e fette sottili di gruyère. Terminare la decorazione del piatto con cubetti di pane integrale precedentemente tostato. Servire subito.


Link utili:
#noiCHEESEamo

1 commento:

  1. Wow! Fantastico! Nuxia hai davvero saputo trasformare un piatto considerato semplice e scontato, in un piatto meraviglioso per la vista e per il palato! Complimenti! Spero che tu vinca, perchè lo meriti!!!
    Anna

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